Ad Arezzo, in un allevamento «a terra» di ovaiole, sono state trovate 19.750 galline ammassate all’interno di spazi sopraelevati, delimitati da reti metalliche, che ne impedivano la libertà di movimento. Per maltrattamento di animali è stato denunciato anche il responsabile di un allevamento avicolo di Viterbo: nel corso dell’ispezione sono state rilevate gravi carenze igienico sanitarie ed il decesso di numerosi capi, non rimossi e lasciati in regime di promiscuità con quelli vivi.
A Roma sono stati riscontrati 6 allevamenti privi delle misure di biosicurezza previste dal Piano regionale di controllo e sorveglianza per prevenire l’influenza aviaria.
Dieci allevamenti privi delle misure di biosicurezza, con carenze igienico strutturali e inadeguatezze nelle procedure di autocontrollo, sono stati scoperti nelle province di Latina e Frosinone.
In un allevamento biologico di galline ovaiole, il Nas di Perugia ha sequestrato 19.140 uova in un deposito nel quale è stata riscontrata la presenza di roditori e l’insufficienza delle misure adottate per la lotta agli animali infestanti.
Molte le situazioni di sovraffollamento nella stabulazione degli animali, mangimi in cattivo stato di conservazione, uova vendute per qualità diverse da quelle possedute, prive di tracciabilità o con stampigliature fuorvianti, detenute in condizioni e ambienti non idonei, in alcuni casi in strutture abusive. Le accertate violazioni hanno determinato il sequestro di oltre 32 mila uova, 4.600 galline ovaiole e 30 tonnellate di mangimi non regolari, per un valore commerciale di circa 185 mila euro.
Fonte https://ilsalvagente.it e https://roma.corriere.it
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