In Italia l’evento è molto raro ma, specie in periodi di intensa attività solare, anche nelle zone più settentrionali della penisola possibile assistere ad uno degli spettacoli più suggestivi di madre natura.
TRENTO. Stava salendo sul Gran Zebrù, la vetta del gruppo dell’Ortles Cevedale, quando il cielo si è colorato delle striature di un’aurora boreale: l’alpinista Marco Confortola fotografa l’incredibile avvenimento. “Questa mattina – ha scritto pochi giorni fa su Instagram condividendo lo scatto il ‘cacciatore di Ottomila’ – salendo verso il Gran Zebrù la natura ci ha regalato quest’immagine pazzesca”.
Un’immagine che, a prima vista, potrebbe passare per uno scatto realizzato vicino ai poli, per esempio nelle zone più settentrionali della penisola scandinava, dove le aurore sono più comuni. In Italia l’evento è molto raro ma, specie in periodi di intensa attività solare, anche nelle zone più settentrionali della penisola è possibile assistere ad uno degli spettacoli più suggestivi di madre natura.

Sull’Ortles–Cevedale Confortola (nativo di Valfurva e che negli anni ha completato ben 11 ‘ottomila‘) è riuscito a osservare il raro evento. Al Corriere della Sera l’alpinista ha dichiarato di esser stato vicino alla cima del Gran Zebrù, a 3.350 metri di quota, quando nel cielo sono apparse le lunghe strisce rosate che ha immortalato nel suo scatto. Confortola ha poi condiviso l’immagine su Instagram, dove ha ricevuto migliaia di like e centinaia di commenti.