
Gli anziani, residenti a Castano Primo, avevano organizzato un piano per eludere la sorveglianza di famigliari e forze dell’ordine. Scovati dai vigili in un anfratto lungo l’alzaia del Canale Villoresi dopo che le urla avevano insospettito qualche cittadino. Tra i più giovani, segnalate alcune fughe d’amore per incontrare le proprie fidanzate.
Un piano perfetto. Guastato però dalla passione per il gioco, che spesso porta ad alzare la voce e imprecare, soprattutto quando il tuo socio sbaglia a giocare una briscola o non butta il carico al momento giusto.
Così un cittadino, insospettito, prima è andato a verificare e poi ha informato i vigili, che pochi minuti più tardi hanno colto i pensionati nella più classica flagranza di reato, gomito a gomito e senza neppure le mascherine.
Gli agenti hanno chiuso un occhio: niente denuncia e neppure una multa, solo una ramanzina. Amaro il commento del sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, ancora oggi basito:
“Con una pandemia globale e con misure restrittive che in Italia non si vedevano dalla Seconda guerra mondiale, con tutti sigillati in casa, secondo voi è normale che io debba mandare la Polizia locale a chiudere un ritrovo lungo il canale, perché un gruppo di cittadini va a giocare a carte?”
Decisamente più raffazzonate le numerose fughe d’amore. Due, in particolare. La prima riguarda un 25enne di Vittuone che ha sconfinato nella vicina Cornaredo per andare a trovare la fidanzata.
Un pomeriggio di effusioni che sarebbe finito senza conseguenze, se il ragazzo fosse tornato dritto a casa, invece di concedersi un giretto in centro, sorseggiando una birra e fumando una sigaretta. Notato dai Carabinieri, ha confessato senza accampare scuse. Ma questo non gli è bastato per evitare una denuncia.
Una sorte simile è toccata un 17enne di Corbetta, che ha atteso la mezzanotte per montare in sella al suo scooter e dirigersi ad Abbiategrasso, dove lo attendeva la sua ragazza. L’adolescente aveva studiato il tracciato per evitare le strade principali, di norma più controllate.
Così era passato attraverso paesini e frazioni. Ce l’aveva quasi fatta. Le Forze dell’ordine lo hanno fermato a pochi passi dalla meta, cioè dall’abitazione della sua amata. Nessuna denuncia, ma una telefonata ai genitori. Che, arrabbiatissimi, sono venuti a riprendersi il figlio, sequestrandogli seduta stante le chiavi della moto.
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